Casio rafforza la sua infrastruttura IT con la tecnologia di open virtualization in collaborazione con Red Hat e IBM

L’adozione di Red Hat Enterprise Virtualization e IBM BladeCenter consente all’azienda di ridurre i costi, abbattere i tempi di procurement e prepararsi per il cloud

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Milano, 27 giugno 2012 –  Red Hat, Inc. (Nasdaq: RHAT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, ha annunciato che Casio Computer Co, Ltd., azienda giapponese leader nel settore dell’elettronica, ha adottato una combinazione il software di virtualizzazione di Red Hat assieme ai sistemi IBM per affrontare con efficacia le sfide di business management e preparare la propria infrastruttura IT per implementazioni nel Cloud.

Casio intendeva ottimizzare l’infrastruttura IT globale all’interno del suo dipartimento di business development e creare modelli di business per ottenere vantaggi competitivi settore sul mercato. Nel 2010, Casio ha adottato Red Hat Enterprise Virtualization e Red Hat Enterprise Linux per ottimizzare il proprio IBM BladeCenter, migliorandone l’efficienza e sviluppando sistemi IT personalizzati per specifiche aree di business. Casio progetto prevede anceh di implementare soluzioni Red Hat per futuri progetti software nel cloud.

Ancor prima di implementare le soluzioni software di Red Hat, Casio ha deciso che l’uso della virtualizzazione sarebbe stato un obiettivo principale nel momento di ridisegnare la propria infrastruttura IT per guadagnare competitività. Mission di fondo non era semplicemente quella di creare sistemi in risposta alle esigenze di implementazione, ma anche quella di ottimizzare questi sistemi, prendendo in considerazione tutti gli aspetti – compresi i processi di business di ogni dipartimento. Nella fase di creazione dei sistemi Casio ha separato le attività importanti non-core da quelle critiche per l’azienda, e ora può concentrarsi maggiormente sugli investimenti per i sistemi relativi al core business.

Quando, Casio ha deciso di virtualizzare i propri server IBM System x, è passata da un software di virtualizzazione proprietario ad un hypervisor open source.  Poco dopo, all’azienda è stata suggerita la soluzione Red Hat Enterprise Virtualization, basata sull’hypervisor KVM (Kernel-based Virtual Machine) e i risultati dei test hanno convinto l’azienda che quella si sarebbe rivelata  la soluzione scalabile, performante e dal prezzo competitivo della quale avevano bisogno.

“Abbiamo pensato che Red Hat Enterprise Virtualization fosse l’ideale per Casio, dato che offriva una base perfetta per implementazioni cloud”, spiega Atsushi Yazawa, deputy senior general manager, Production & Purchasing Division di Casio. “Utilizzando Red Hat Enterprise Virtualization su hardware IBM, siamo stati in grado di ridurre sensibilmente i costi, velocizzando nel contempo il procurement, con notevoli benefici per l’azienda in termini di gestione del business”. 

Come passo successivo, Casio prevede di migrare verso un ambiente cloud. L’azienda utilizza attualmente una propria piattaforma infrastrutturale privata, ma in futuro non esclude la possibilità di usare un ambiente di cloud pubblico.

Il successo di Casio rispecchia un crescente andamento di aziende che passano all’open virtualization per risparmiare denaro e velocizzare il time-to-market, in fase di virtualizzazione server, adozione di strategie di virtualizzazione dual-source e creazione di cloud. IBM e Red Hat collaborano per offrire ai clienti soluzioni di open virtualization che soddisfino queste esigenze, garantendo semplicità di gestione e prezzi competitivi oltre alla capacità di supportare requisiti enterprise. All’inizio dell’anno, Red Hat ha annunciato Red Hat Enterprise Virtualization 3.0, portando livelli avanzati di prestazioni, scalabilità, apertura e di riduzione di costi a tutte le aziende del mondo.

Negli ultimi mesi, IBM e Red Hat hanno operato su test comparativi SPECvirt_sc(R)2010 e collaborato per il raggiungimento della certificazione di sicurezza avanzata EAL4+ e per la creazione sia della community di sviluppo open source Open Virtualization Alliance (OVA) che oVirt.

“La virrtualizazione open è importante per i nostri clienti, i partner e per l’intero mercato” afferma Jean Staten Healy, director, Worldwide Cross-IBM Linux and Open Virtualization di IBM. “Insieme a Red Hat, IBM opera per aiutare le aziende a risparmiare e ad ottimizzare la propria infrastruttura IT offrendo loro diverse alternative di open virtualization”.

“Dai test comparativi sulle prestazioni di Red Hat Enterprise Virtualization 3.0 al supporto totale per OVA e oVirt, l’open virtualization ha guadagnato notorietà nell’ultimo anno” spiega Paul Cormier, president, Products and Technologies di Red Hat. “I nostri clienti ci hanno fatto capire senza mezzi termini che l’industria necessita di un’alternativa aperta, e la combinazione di Red Hat Enterprise Virtualization con le piattaforme IBM posizionata può rivelarsi ideale per soddisfare questa esigenza”.

All’inizio dell’anno, Red Hat ha rilasciato Red Hat Enterprise Virtualization 3.0, con funzionalità sensibilmente ampliate sia per i tool di gestione della virtualizzazione  dei server e dei desktop, che per il suo hypervisor KVM. IBM distribuisce sottoscrizioni di Red Hat Enterprise Virtualization 3.0 nell’ambito della sua offerta di supporto e servizi relativa alla linea di prodotto IBM System x.

Attualmente Casio utilizza Red Hat Enterprise Virtualization e Red Hat Enterprise Linux su IBM BladeCenter.

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