La beta di Red Hat Enterprise Linux 6 è disponibile al pubblico

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Red Hat effettua oggi il primo annuncio pubblico relativo alla prossima versione della sua principale piattaforma Red Hat Enterprise Linux, rendendone disponibile la beta della versione 6. A partire da oggi, clienti, partner e semplici utenti potranno installare, testare e lasciare i loro commenti su quella che ci aspettiamo sarà una delle piattaforme operative più importanti ed ambiziose della nostra storia.

Red Hat effettua oggi il primo annuncio pubblico relativo alla prossima versione della sua principale piattaforma Red Hat Enterprise Linux, rendendone disponibile la beta della versione 6. A partire da oggi, clienti, partner e semplici utenti potranno installare, testare e lasciare i loro commenti su quella che ci aspettiamo sarà una delle piattaforme operative più importanti ed ambiziose della nostra storia.

Sono passati quasi otto anni dalla prima versione di Red Hat Enterprise Linux. Da allora, questo prodotto è diventato uno dei sistemi operativi open source di livello enterprise del mercato. Utilizzato su sistemi che vanno dai laptop ai mainframe, ha contribuito a fissare nuovi standard a livello di qualità, infrastruttura certificata, stabilità di lungo periodo, prestazioni e sicurezza. Dalle 'strade commerciali' a Wall Street, Red Hat Enterprise Linux è presente in ogni settore di mercato.

Se Red Hat Enterprise Linux 6 entra in beta oggi, la versione attualmente supportata, Red Hat Enterprise Linux 5, continua ad essere la colonna portante dell’offerta software di Red Hat. Red Hat Enterprise Linux 5 è stato presentato a marzo 2007 ed ha ricevuto update regolari da allora. Solo lo scorso mese, abbiamo annunciato il quinto aggiornamento della piattaforma, con nuove funzionalità ed un più esteso supporto hardware. La piattaforma Red Hat Enterprise Linux 5 continuerà ad essere supportata da Red Hat e dai suoi partner ISV ed OEM fino al 2014.

Guardando al futuro, Red Hat Enterprise Linux 6 attenua le linee che dividono ambienti virtuali, fisici e cloud computing, per rispondere ai mutamenti che si verificano nell’attuale ambiente IT. Con una tecnologia core aggiornata, dal kernel all’infrastruttura applicativa fino alla toolchain di sviluppo, Red Hat Enterprise Linux 6 è pensato per rispondere alle richieste delle prossime generazioni di tecnologie hardware e software.

I temi principali di questa versione comprendono una virtualizzazione pervasiva, scalabilità e disponibilità aumentate, una migliore efficienza energetica, e l’erogazione di alcune tra le più avanzate tecnologie software. Contemporaneamente alla disponibilità della beta, andiamo ad illustrare alcune delle novità più significative:

• Più estese funzionalità di power management
o Miglioramenti di time-keeping all’interno del kernel consentono al sistema di trasferire più frequentemente in modalità idle i processori che non hanno compiti attivi. Questo porta a CPU più fresche ed a maggiori risparmi energetici rispetto alle versioni precedenti. Nuovi strumenti di monitoraggio quali il powertop sono stati pensati per aiutare a evidenziare eventuali problematiche di consumo, che possono essere risolte per ridurre ulteriormente i consumi di energia. Nuovi strumenti di adattamento come “tuned”, che è un daemon di system tuning adattivo, consentono al sistema di regolare i consumi energetici sulla base dell’analisi di pattern di uso dei servizi.
• Performance più avanzate
o Gli ingegneri di Red Hat hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo di un’ampia gamma di miglioramenti delle performance del kernel che verranno probabilmente inserite in Red Hat Enterprise Linux 6. Questo comprende una riscrittura completa dello schedulatore di processo, in modo che questo condivida in maniera più equilibrata i cicli di elaborazione tra i vari processi ed offra un maggiore determinismo facendo sì che i processi a priorità maggiore ricevano la minima interferenza possibile da quelli a priorità minore. Inoltre, sono numerosi i miglioramenti nella lock synchronization multiprocessore. Ad esempio, l’eliminazione di lock non necessari, la sostituzione di molti spin lock con sleep lock e l’implementazione di primitive di docking più efficienti. Queste modifiche alle fondamenta impattano numerosi sottosistemi del kernel.
• Maggiore scalabilità
o I più recenti lanci hardware hanno portato ad una crescita significativa delle piattaforme hardware disponibili come commodity. Ad esempio, è ora possibile disporre di 64 CPU e 2 TB di memoria nello spazio di un rack da 5U. Questi sistemi ed i loro successori si stanno avvicinando ai limiti di scalabilità di Red Hat Enterprise Linux 5. Una caratteristica fondamentale di Red Hat Enterprise Linux 6 è il fatto di essere progettata per garantire la scalabilità necessaria per poter gestire i sistemi anche in futuro. Le funzionalità spaziano dal supporto ottimizzato per numeri elevati di CPU e configurazioni di memoria alla capacità di gestire un numero maggiore di periferiche e bus di sistema interconnessi. Queste funzionalità sono adatte sia agli ambienti bare metal che a quelli virtuali, ora che la virtualizzazione è diventata altrettanto presente degli ambienti fisici.
• Nuove caratteristiche di sicurezza
o Un nuovo servizio chiamato System Security Service Daemon (SSSD) offre una gestione centralizzata delle identità. Permette anche di mantenere le identità nella cache per un utilizzo offline. La nuova funzionalità SELinux sandbox permette di eseguire contenuti non certificati in un ambiente isolato, in modo da non impattare sul resto del sistema. Questo permette anche di isolare ogni ospite virtuale che operi su Red Hat Enterprise Linux 6.
• Gestione delle risorse
o Controllo, assegnazione e gestione delle risorse hardware sono possibili a livello granulare grazie alla presenza di un nuovo framework chiamato Control Groups, o cgroups, cgroups opera a livello di gruppo di processi e può essere utilizzato per gestire risorse, quali CPU, memoria, rete e I/O di disco per le applicazioni. Questo framework viene anche usato per gestire ospiti virtuali.
• Virtualizzazione
o Red Hat Enterprise Linux 6 sviluppa ulteriormente la virtualizzazione integrata basata su KVM presente nelle precedenti versioni di Red Hat Enterprise Linux. Con numerosi miglioramenti a livello di prestazioni, schedulatore e supporto hardware, offre livelli più elevati di flessibilità e controllo, indipendentemente dal modello di implementazione.
• Storage
o Il supporto allo storage network block tramite protocolli FCoE e iSCSI rende possibile effettuare un resize online di volumi mirrorati e multipath usando LVM/DM
• File system
o Questa release include il file system ext4. Come ultima generazione della famiglia di file system estesi, questo offre supporto a file di dimensioni più grandi, un’allocazione più efficiente dello spazio su disco, un miglior controllo del file system ed un journaling più solido. Oltre a ext4, si prevede che sarà disponibile anche il file system XFS. XFS è particolarmente adatto per file e directory di dimensioni particolarmente elevate, ed offre funzioni avanzate quali la capacità di de-frammentare e ridimensionare il file system quando questo è attivo. NFS è stato aggiornato alla versione 4, che comprende supporto per IPV6.
• Affidabilità, disponibilità e possibilità di intervenire
o Questa versione sfrutta nuove caratteristiche hardware per offrire funzionalità quali l’aggiunta a caldo di dispositivi e di memoria, ed un più avanzato error check per dispositivi PCIe via AER. Con ogni probabilità includerà funzioni avanzate di data integrity (DIF/DIX) che convalidano i dati dall’applicazione al disco attraverso una serie di checksum. L’introduzione di ABRT (Automated Bug Reporting Tool) offre un modo più costante di identificare e segnalare condizioni di eccezione di sistema come malfunzionamenti del kernel (kernel oops) e crash applicativi dello userspace.
• Compilatore e strumenti
o Il compilatore GCC è stato aggiornato alla versione 4.4. Questa versione è compatibile con la bozza di standard C++ 0x, è conforme ad OpenMP 3.0 ed offre molte funzionalità di debugging. Le migliorie apportate a SystemTap comprendono un miglior supporto per il probing dello userspace, un server script-compile più sicuro e una nuova modalità priva di privilegi che permette agli utenti non-root di accedere a SystemTap. Inoltre, ci sono molte altre librerie che sono state aggiornate alle versioni più recenti, oltre a lingue ed ambienti di runtime aggiuntivi, tra cui lo stack LAMP completo e OpenJDK.
• Desktop
o Questa versione introduce l’identificazione automatica del tipo di schermo ed il supporto a più display. Sono anche stati aggiunti nuovi driver per supportare i dispositivi grafici NVIDIA. Ovviamente, nessuna release sarebbe completa senza aggiornamenti significativi ai desktop GNOME e KDE.

Il portfolio di tecnologie presenti in Red Hat Enterprise Linux 6 verrà offerto assieme ad un supporto esteso alle più importanti piattaforme hardware, cosa che rende questa versione una scelta interessante sia per i nuovi clienti che per quelli già esistenti. Come sempre, una parte del valore della sottoscrizione risiede nelle certificazioni enterprise. Attualmente, sono migliaia le applicazioni certificate su Red Hat Enterprise Linux 6, indifferentemente in ambiente fisico, virtuale o all’interno di un’infrastruttura cloud. Questo rende Red Hat Enterprise Linux il sistema operativo preferito da molti clienti e partner.

Se siete interessati a provare la beta, vi incoraggiamo a scaricarla, installarla ed a condividere le vostre impressioni con noi. Per ottenere la versione beta, è possibile visitare questo link: http://www.redhat.com/rhel/beta/

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