Nota: questo post è il primo di una serie che illustra ai lettori i nostri progetti di intelligenza artificiale (IA), spiega come stiamo preparando i nostri ingegneri all'era dell'IA e approfondisce i framework legali ed etici con cui si confrontano i team di Red Hat. La nostra intenzione non è solo quella di mettere in evidenza le nostre pratiche, ma anche di avviare discussioni e stimolare le idee sul futuro dello sviluppo del software.

Il mondo della tecnologia è in piena rivoluzione. L'intelligenza artificiale, in particolare l'IA generativa (gen AI), si sta rapidamente evolvendo da un concetto futuristico a uno strumento tangibile con il potenziale per ridefinire il modo in cui progettiamo il software. Per coloro che hanno costruito la propria carriera sui principi open source dello sviluppo del software, questo momento è fondamentale. E un po' snervante. A Red Hat, abbiamo sempre creduto che le innovazioni di grande impatto nascano dalla collaborazione, dalla trasparenza e dall'impegno condiviso nella risoluzione di problemi complessi. Mentre entriamo nell'era dell'IA, riteniamo che questi stessi principi non siano solo significativi, ma anche essenziali.

Usare l'IA nell'open source non significa sostituire gli sviluppatori; si tratta di dar loro più autonomia. Si tratta di potenziare la creatività e l'ingegno che sono sempre stati alla base dell'open source. Riteniamo che l'IA sia una nuova ed efficiente parte attiva nella community open source, uno strumento che può aiutarci nella scalabilità dello sviluppo del software, ad affrontare progetti più ambiziosi e accelerare il passo dell'innovazione per tutti. Red Hat si impegna per sfruttare appieno il potenziale dell'IA e intendiamo portarlo nelle community di cui fa parte.

Il contributo dell'IA nello sviluppo open source

Da decenni, gli sviluppatori si affidano a strumenti per rendere il proprio lavoro più efficiente, da compilatori e debugger a IDE sofisticati. Consideriamo l'IA generativa e gli assistenti alla programmazione basati sull'IA come la prossima evoluzione di questo toolkit. Non si tratta solo di novità. Sono strumenti pratici in grado di gestire attività ripetitive e dispendiose in termini di tempo, consentendo agli sviluppatori di concentrarsi sulla risoluzione dei problemi complessi e creativi, attività in cui il loro contributo è più significativo e che, per essere onesti, sono quelle da cui molti traggono maggiore soddisfazione.

Il potenziale dello sviluppo assistito dall'IA consente agli sviluppatori di realizzare rapidamente le proprie soluzioni, riducendo la codifica standard, aumentando la copertura dei test e fornendo una documentazione di qualità superiore. Si tratta di ampliare la community e, in definitiva, di creare software di qualità superiore, più velocemente. Anche se oggi esiste una buona dose di scetticismo pragmatico sull'IA, riteniamo che l'applicazione di questa tecnologia sia inevitabile. Questo è il motivo per cui ci impegniamo a garantire che il suo utilizzo disponga di protezioni e meccanismi di sicurezza del software adeguati.

Cicli upstream assistiti dall’IA

La stessa filosofia "upstream first", che ha caratterizzato Red Hat per decenni, guida il nostro percorso verso lo sviluppo del software assistito dall'IA. Non adottiamo questi strumenti solo internamente; stiamo incoraggiando e consentendo ai nostri ingegneri di utilizzarli nelle attività svolte insieme alle community upstream, che sono la linfa vitale dell'open source.

Ci aspettiamo che i membri di Red Hat siano attivi nella community; l'utilizzo della tecnologia disponibile più avanzata è importante per questo scopo. L'uso degli strumenti di programmazione dell'IA per contribuire ai progetti upstream è un'estensione naturale del modo in cui lavoriamo da sempre. Contribuiamo con il nostro codice, la nostra esperienza e la nostra passione ai progetti in cui crediamo. Ora, lo faremo con la velocità aggiuntiva offerta dall'IA, rispettando gli standard e le pratiche di ogni singola community.

Affronta la nuova sfida con apertura e fiducia

Adottare questa nuova tecnologia significa anche affrontare nuove sfide. Come possiamo guidare la provenienza e l'identificazione del codice generato dall'IA? Come possiamo confermare che soddisfi gli standard di sicurezza e qualità delle nostre community? C’è un altro aspetto fondamentale: trovare modi per aiutare i responsabili della manutenzione a gestire l'aumento del carico di contributi e a gestire l'output di bassa qualità generato dall'IA, utilizzando l'IA o altri mezzi. Non sono domande facili e sappiamo di non avere tutte le risposte, al momento.

Ciò che abbiamo, tuttavia, è la ferma convinzione che queste sfide debbano essere affrontate apertamente. Le soluzioni devono essere sviluppate in modo collaborativo, con la stessa trasparenza e revisione paritaria che contraddistinguono l'open source. La supervisione umana rimane fondamentale. Ogni riga di codice, scritta da un essere umano o con l'assistenza di un'IA, deve essere sottoposta a rigorosi controlli, test e convalida.

Noi ci impegniamo a collaborare con le nostre community per creare i framework, definire gli approcci migliori e gli standard per un'integrazione responsabile dell'IA nel ciclo di vita dello sviluppo open source. Mentre collaboriamo con le community esistenti e valutiamo i progetti futuri a cui partecipare, cercheremo di fornire a ciascuna la comprensione e gli strumenti necessari per la scalabilità tramite l'IA.  

La strada da percorrere è lunga e ci saranno indubbiamente delle sfide. Ma siamo ottimisti e impegnati. Siamo convinti che, lavorando insieme, possiamo sfruttare il potenziale dell'intelligenza artificiale per amplificare l'approccio open source. Questo articolo evidenzia i nostri principi. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, seguirà una serie di post che descriveranno in dettaglio le nostre pratiche. Ti accompagneremo nei nostri progetti, condivideremo le linee guida che stiamo fornendo ai nostri ingegneri e discuteremo i framework legali ed etici alla base del nostro approccio. Questa è una conversazione che intendiamo portare avanti con trasparenza e con urgenza. Ti invitiamo a unirti a noi in questo percorso, per creare gli strumenti, definire gli standard e plasmare insieme il futuro dello sviluppo del software.

Blog post

Per il modello, l'acceleratore e il cloud che scegli tu: IA enterprise con innovazioni open source

Se i modelli di IA proprietari sono stati i primi, gli ecosistemi open source li hanno sicuramente soppiantati, specialmente nei software che supportano modelli IA di nuova generazione. Grazie a vLLM, llm-d e prodotti open source di livello enterprise migliorati, il futuro dell'IA è luminoso, a prescindere dal modello, l'acceleratore o il cloud. E basato su tecnologie open source e Red Hat.

Sull'autore

Chris Wright is senior vice president and chief technology officer (CTO) at Red Hat. Wright leads the Office of the CTO, which is responsible for incubating emerging technologies and developing forward-looking perspectives on innovations such as artificial intelligence, cloud computing, distributed storage, software defined networking and network functions virtualization, containers, automation and continuous delivery, and distributed ledger.

During his more than 20 years as a software engineer, Wright has worked in the telecommunications industry on high availability and distributed systems, and in the Linux industry on security, virtualization, and networking. He has been a Linux developer for more than 15 years, most of that time spent working deep in the Linux kernel. He is passionate about open source software serving as the foundation for next generation IT systems.

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