Questo post è stato scritto in collaborazione con Trey Hoehne, AWS Container Services Specialist, e Antoinette Mills, AWS Container Services Specialist.
Red Hat OpenShift Service on AWS (ROSA) ora supporta OpenShift Virtualization e consente di eseguire rapidamente la migrazione nel cloud di immagini di macchine virtuali complete ai pod Kubernetes e di automatizzarle come se fossero container. ROSA/OpenShift 4.14 supporta macchine virtuali Linux o Windows usate in combinazione in OpenShift Virtualization, che possono essere gestite con la semantica DevOps/GitOps per il deployment, il ciclo di vita, la gestione e la distribuzione nella stessa rete e nello stesso spazio dei nomi dei carichi di lavoro dei container. Grazie a questa funzionalità i carichi di lavoro sono più portabili e ripristino di emergenza, scenari di utilizzo e modernizzazione delle architetture applicative tradizionali in ambienti cloud native più semplici. OpenShift come piattaforma applicativa gestita su AWS è uno strumento efficace per facilitare la migrazione al cloud e accelerare la modernizzazione delle applicazioni verso un'erogazione dei servizi più efficiente e ottimizzata per il cloud.
Note sulla versione OpenShift 4.14.
OpenShift Virtualization su Red Hat OpenShift Service on AWS
Vantaggi delle macchine virtuali su ROSA
Uno dei maggiori ostacoli alla migrazione delle applicazioni verso il cloud è scegliere se trasferire o eseguire il refactoring dell'intera applicazione durante la migrazione. Spesso questo comporta la necessità di duplicare le risorse on premise durante il refactoring oppure si traduce una migrazione complessa e rischiosa verso un'architettura completamente diversa nel cloud, procedura che aumenta i rischi, complica la pianificazione e rivela le eventuali lacune nelle competenze. Con OpenShift 4.14 ora hai la possibilità di fare entrambe le cose, senza problemi. La virtualizzazione su ROSA consente la coesistenza di una combinazione di macchine virtuali e carichi di lavoro containerizzati, supportati da una piattaforma applicativa leader di settore. Inoltre, il nostro toolkit per la migrazione delle macchine virtuali (Migration Toolkit for Virtualization, MTV) accelera la migrazione eseguita con ROSA delle applicazioni ad AWS.
ROSA, ossia OpenShift gestito
AWS ROSA è un'implementazione gestita di OpenShift su AWS con uno SLA del 99,95% e SRE Red Hat dedicati che gestiscono l'ambiente al posto tuo. Grazie all'automazione l'SRE di Red Hat ti assisterà nella creazione dei cluster, inoltre garantirà che il cluster ROSA sia distribuito secondo le procedure consigliate e che sia attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ovunque. In questo modo, il team di Cloud Architect e DevOps non dovrà più occuparsi della manutenzione, dell'integrazione e dell'upgrade di Kubernetes nell'ambiente, ma tu avrai comunque la certezza del rispetto dei requisiti di conformità, con uno stack open source completamente supportato. ROSA 4.14 è una versione completamente supportata di OpenShift che supporterà l'operatore OpenShift Virtualization. Il team SRE di Red Hat si occuperà della gestione e della manutenzione del cluster ROSA, mentre il cliente può gestire l'operatore OpenShift Virtualization per configurare il servizio con il supporto completo di Red Hat Enterprise.
La matrice di responsabilità di AWS ROSA
OpenShift Virtualization su ROSA
OpenShift Virtualization su ROSA viene gestito dal cliente ed è supportato da Red Hat.
È una tecnologia di virtualizzazione pronta per la produzione basata su KVM e sul progetto open source Kubevirt integrato, supportato e rilasciato da Red Hat. OpenShift Virtualization consente inoltre di eseguire un'immagine VM completa di un sistema operativo tradizionale all'interno di un container sulla piattaforma applicativa OpenShift. L'immagine effettiva viene eseguita su un pod in un nodo di lavoro, ma viene gestita come se fosse un container con una rete condivisa e un file di configurazione YAML dichiarativo che include l'automazione delle attività della macchina virtuale. Sono supportate sia le immagini del sistema operativo Windows che Linux. Il servizio viene installato tramite il marketplace dell'operatore OpenShift (OperatorHub) e richiede l'esecuzione di risorse hardware dedicate (istanze AWS *.metal). Con la versione software OpenShift 4.14, quando si utilizzano nodi hardware dedicati nel proprio pool di nodi di lavoro, ora è supportato il deployment dell'operatore OCP-Virt su ROSA.
Tipi di nodi di lavoro supportati su AWS ROSA (attualmente oltre 20)
In alternativa, con ROSA CLI esegui
rosa list instance-types |grep metal
Immagini del sistema operativo AWS ROSA supportate per la virtualizzazione
Opzioni del sistema operativo OpenShift Virtualization su ROSA
Supporto per sistemi operativi guest
OpenShift Virtualization su ROSA offre la possibilità di combinare ambienti Linux, macchine virtuali Windows, container o carichi di lavoro serverless nello stesso spazio dei nomi, dominio di rete e framework di automazione in un cluster ROSA comune. Inoltre, puoi applicare flussi di lavoro DevOps/GitOps basati su CI/CD ai carichi di lavoro delle macchine virtuali nello stesso modello che usi oggi con i container cloud native. Tekton, ArgoCD, Scupper, Mesh Network, Dev Spaces, Secrets, Container Registry, Knative e altri strumenti open source preintegrati in OpenShift consentono di considerare l'infrastruttura come codice per i tradizionali carichi di lavoro di app/macchine virtuali.
Le macchine virtuali eseguite su ROSA devono utilizzare la rete principale (pod) che può essere esposta tramite i servizi cluster.
OpenShift Virtualization su ROSA con sistema operativo Windows
Vantaggi di un ecosistema di servizi partner
Per le funzionalità delle macchine virtuali come la migrazione in tempo reale e il passaggio da un pod all'altro, puoi utilizzare lo storage AWS nativo compatibile con RWX, come il servizio NFS AWS FSXN o una delle soluzioni di storage dei nostri partner. OpenShift Virtualization è indipendente dallo storage e può integrarsi con diversi partner di storage, su cui presto pubblicheremo post specifici. Grazie all'archiviazione permanente della copia locale dei dati e alle partnership per la protezione dei dati che supportano OpenShift Virtualization, avrai la certezza che le informazioni sono sempre al sicuro. Le partnership snelliscono la migrazione a ROSA grazie a funzionalità di replica associate dalle soluzioni di data center. Tieni d'occhio questo blog: in futuro pubblicheremo altri post su questa funzionalità, per farti approfittare di tutta la potenza ibrida di OpenShift.
Percorso di modernizzazione da macchina virtuale a cloud native
Scenario di utilizzo della modernizzazione rapida di applicazioni Linux e Windows verso il cloud native
OpenShift Virtualization su ROSA gestisce perfettamente le immagini Linux e Windows e offre supporto di terze parti per altre opzioni del sistema operativo. Uno scenario di utilizzo chiave è la possibilità di eseguire la migrazione delle applicazioni Windows .NET su Windows a ROSA e di modernizzarle rapidamente in più elementi in container grazie a opzioni scalabili e più affidabili. La modernizzazione delle app Spring Boot verso Herokou è un altro esempio di conversione, ma la migrazione di qualsiasi app a un'architettura containerizzata porta vantaggi in termini di costi, flessibilità e scalabilità cloud. Molte applicazioni commerciali pronte all'uso consentono anche la modernizzazione dei container su OpenShift, come IBM Maximo, IBM MQ e Mulesoft, solo per citarne alcune.
La possibilità di combinare macchine virtuali, container e carichi di lavoro serverless offre agli utenti ROSA un'eccellente serie di opzioni per accelerare la migrazione al cloud. Le operazioni di rehosting, refactoring e riprogettazione ora possono essere realizzate con una piattaforma applicativa preintegrata, in modo che le attività di migrazione e modernizzazione possano essere combinate in un'unica piattaforma di automazione, elaborazione e spazio dei nomi. Supportiamo anche soluzioni che semplificano la migrazione delle macchine virtuali con il nostro strumento MTV, perfettamente compatibile con le macchine virtuali Windows e Linux, offrendoti una capacità di migrazione rapida per spostare rapidamente le VM nel cloud e avviare rapidamente il processo di modernizzazione.
Vantaggi principali della modernizzazione delle macchine virtuali con Cloud Native su ROSA
- Migliore scalabilità: i carichi di lavoro ora sono scalabili in base alla domanda.
- Più affidabilità: se l'ambiente è più stabile e resiliente, l'esecuzione dei carichi di lavoro sarà più affidabile.
- Sicurezza avanzata: i carichi di lavoro possono avvalersi delle procedure cloud esistenti per aggiungere un ulteriore livello di sicurezza.
- Riduzione dei costi: se ai fattori già citati si aggiunge l'automazione, si ottengono costi ridotti per le organizzazioni.
Percorso di modernizzazione delle app verso il cloud tipico
Ripristino di emergenza nel cloud
Uno dei principali scenari di utilizzo di cui gli utenti hanno voluto approfittare è la possibilità di eliminare un data center ridondante nel cloud per il ripristino di emergenza. Il problema iniziale era che le immagini EC2 sono in genere capaci di subire una migrazione unidirezionale, senza la possibilità di eseguire il "failback" tramite l'automazione. Con OpenShift Virtualization su ROSA, se il registro viene replicato, puoi utilizzare macchine virtuali o container per eseguire il provisioning on premise nel cloud. Inoltre, se ti affidi a un partner per lo storage o la protezione dei dati, puoi replicare i set di dati e le applicazioni con una struttura comune. Trasferisci le macchine virtuali ed eseguile temporaneamente nel cloud, quindi ripristina il carico di lavoro on premise senza apportare modifiche all'ambiente. Sebbene esistano metodi nativi per archiviare le macchine virtuali nel cloud, non sono esportabili per il failback.
Bursting verso il cloud
Un altro importante scenario di utilizzo del cloud è la possibilità di aumentare temporaneamente i carichi di lavoro avvalendosi di risorse residenti nel cloud. Ad esempio tramite l'utilizzo di risorse GPU cloud, di ambienti temporanei basati sulla crescita e l'espansione del carico di lavoro. L'adattamento dei carichi di lavoro in base al periodo, l'accesso a risorse limitate, l'aumento di procedure di sviluppo e test e la possibilità di utilizzare altri servizi cloud sono ottimi scenari di utilizzo per eseguire il bursting verso il cloud. Combinando la portabilità di macchine virtuali e container con il supporto dei partner di storage, il passaggio al cloud con OpenShift Virtualization su ROSA può essere un ottimo strumento per far fronte alle mutevoli esigenze di elaborazione.
Proof of Concept della portabilità di OpenShift su ROSA
Architetture ibride
Un altro vantaggio fondamentale è la possibilità di eseguire i carichi di lavoro in modo ibrido per periodi prolungati con OpenShift Virtualization on premise e OpenShift Virtualization su ROSA disponibili nel cloud, dove puoi utilizzare le stesse funzionalità per sviluppare le app e gestirne il monitoraggio e il deployment. I team di sviluppo e applicativi possono così utilizzare gli stessi strumenti ovunque per la distribuzione di macchine virtuali, container e serverless e approfittare della massima flessibilità operativa.
In conclusione ROSA ora supporta OpenShift Virtualization, offrendo la possibilità di eseguire rapidamente la migrazione di immagini di macchine virtuali complete nel cloud e di automatizzarle come i container. Questa funzionalità consente una maggiore portabilità dei carichi di lavoro per il ripristino di emergenza e il bursting, consentendo al contempo una rapida modernizzazione delle applicazioni delle architetture applicative tradizionali in cloud native con la piattaforma applicativa OpenShift. In questo modo la migrazione non è più una possibilità, ma è un elemento in più per riorganizzare, eseguire il refactoring e riprogettare le applicazioni alle tue condizioni. Così acceleri la migrazione, riducendo i rischi.
Altri blog su OpenShift Virtualization
OpenShift - Blog sulla virtualizzazione
OpenShift - Blog su Virt Tekton/Secrets
OpenShift - Blog su Virt per amministratori vSphere
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