Panoramica
La maggior parte delle aziende comincia il suo percorso di automazione concentrandosi su un numero limitato di attività quotidiane. Pur trattandosi di un ottimo punto di partenza, questo approccio frammentario offre vantaggi limitati. Per massimizzare il ritorno sull'investimento e arrivare ad automatizzare ogni aspetto delle operazioni IT occorre una strategia di automazione dell'IT che unifichi i team, i processi e i flussi di lavoro disconnessi.
Per ottenere una strategia efficace, è necessario valutare i progetti di automazione in corso, stabilire gli obiettivi distinguendo le difficoltà aziendali da affrontare e condividere il programma con l'intera azienda per incentivare partecipazione e collaborazione. È inoltre essenziale promuovere una cultura dell'automazione affinché tutti comprendano gli effettivi vantaggi: migliori efficienza, produttività e flessibilità delle operazioni IT.
Perché adottare una strategia di automazione è fondamentale
Solo se l'adozione dell'automazione coinvolge l'intera azienda, è possibile sfruttarne appieno i benefici, ma estendere le iniziative di automazione in ogni reparto può risultare complesso. Culture organizzative resistenti al cambiamento, processi inefficienti, mancanza di competenze sono solo alcuni degli aspetti che ostacolano l'introduzione dell'automazione. Con una strategia di automazione efficace le organizzazioni sono però in grado di superare tali sfide e possono massimizzare l'investimento sull'automazione.
Un approccio all'automazione completo e interconnesso permette di:
- Massimizzare il valore degli investimenti sulle tecnologie, in particolare sugli strumenti di osservabilità.
- Migliorare la resilienza delle operazioni IT attraverso basi robuste per l'intelligenza artificiale (IA).
- Incrementare i livelli di conformità e ridurre i rischi.
- Agevolare l'innovazione e migliorare l'agilità.
- Adottare un approccio culturale che incoraggi l'adozione dell'automazione, promuova la collaborazione e permetta di colmare la mancanza di competenze specialistiche.
Come progettare una strategia di automazione
Una strategia di automazione dell'IT aiuta le aziende a creare una base robusta affinché il percorso di adozione risulti beneficioso. Ogni azienda ha le proprie sfide specifiche da affrontare, ma in qualunque contesto la pianificazione di una strategia efficace parte dall'analisi approfondita di obiettivi, complessità e processi.
Individua e documenta gli obiettivi aziendali. Stabilisci i risultati che vuoi ottenere con l'automazione. Alcuni puntano a massimizzare il ritorno sull'investimento (ROI), altri vogliono incrementare la produttività di determinate aree del business, e altri ancora utilizzano l'automazione per migliorare la sicurezza e l'affidabilità dei sistemi IT. A prescindere dagli obiettivi, occorre documentarli in un formato che sia facilmente condivisibile in azienda in modo che tutti possano comprendere l'importanza dell'automazione.
Esamina le iniziative di automazione esistenti e allineale agli obiettivi aziendali. Molte organizzazioni cominciano il loro percorso di automazione concentrandosi su un numero ridotto di processi o un singolo scenario di utilizzo e solo in un secondo momento passano alla creazione di una strategia globale. Quando si progetta una strategia olistica, occorre prendere in considerazione anche i processi di automazione esistenti. Cataloga le attività, i processi e gli scenari di utilizzo già automatizzati e valuta se sono in linea con gli obiettivi aziendali che hai stabilito in precedenza. In questo modo ti sarà chiaro se le iniziative di automazione esistenti si conformano agli obiettivi e quale sarà il passo successivo nel percorso di automazione.
Crea opportunità di collaborazione. Adottare una strategia di automazione efficace è complicato se i team non sono interconnessi. Per risolvere il problema, favorisci la comunicazione fra i team o raggruppa in un unico team i responsabili dello sviluppo e dell'implementazione dell'automazione. Fai in modo che la collaborazione diventi una priorità allestendo un centro di eccellenza (CoE) per l'automazione o una community of practice (CoP) per l'automazione. Entrambe queste soluzioni, per quanto strutturalmente diverse, promuovono la condivisione di progetti, la creazione di contenuti di automazione, aiutano a far chiarezza e a sviluppare procedure consigliate.
Come valutare la maturità dell'automazione
Per massimizzare l'investimento è fondamentale stabilire il livello di maturità raggiunto dall'azienda nel percorso di automazione. Le aziende che hanno appena iniziato e si dedicano all'automazione di un numero ristretto di attività o processi otterranno rapidi risultati su uno scenario di utilizzo specifico, ma solo passando a una strategia di automazione più sofisticata saranno in grado di sfruttare a pieno il potenziale dell'automazione.
A qualunque livello l'automazione offre vantaggi notevoli, ma stabilendo lo stadio di sviluppo raggiunto dall'azienda è possibile definire le fasi successive per ottenere più valore.
La maturità dell'automazione si misura su cinque livelli:
- Livello 1 - Consapevole. I team automatizzano le attività quotidiane in maniera adeguata. L'organizzazione non ha standard comuni o repository centralizzati per i contenuti.
- Livello 2 - Standard. Uno o più team automatizzano le attività quotidiane utilizzando procedure standard. In genere eseguono e condividono uno stesso playbook.
- Livello 3 - Proattivo. I team si dedicano a nuovi scenari di utilizzo e hanno sviluppato un framework per testare l'automazione. L'organizzazione sta definendo (o ha definito) standard, governance, controllo degli accessi e procedure consigliate.
- Livello 4 - Istituzionalizzato. I team interfunzionali collaborano e distribuiscono flussi di lavoro orchestrati allo scopo di incrementare le prestazioni e l'efficienza.
- Livello 5 - Ottimizzato. L'organizzazione ha sviluppato una cultura dell'automazione avanzata. Ha integrato strumenti di sicurezza, osservabilità e gestione dei servizi IT (ITSM) per supportare l'automazione basata sugli eventi e un'infrastruttura a riparazione automatica.
Il passaggio da un livello a quello superiore comporta di norma anche una modifica nell'approccio all'automazione. Le modalità con cui i dipendenti e i team scelgono di implementare l'automazione ha un impatto notevole sul livello di maturità e sulla velocità con cui si potrà estendere l'adozione dell'automazione.
I principali approcci all'automazione sono quattro:
- Automazione frammentaria: i singoli team o le singole linee di business distribuiscono l'automazione in maniera indipendente e ottengono valore grazie all'automazione di un unico scenario di utilizzo.
- Centro di eccellenza (CoE) per l'automazione: un team di automazione centralizzato si occupa dello sviluppo e della condivisione dei contenuti di automazione. Gli ingegneri dell'azienda utilizzano i contenuti di automazione, ma non li creano in prima persona. La cultura dell'automazione esiste all'interno del CoE e si concentra su un unico scenario di utilizzo. Il CoE definisce le procedure consigliate e gli standard per l'automazione, oltre a promuovere la collaborazione fra i team.
- Community of practice (CoP) per l'automazione: una community di professionisti dell'automazione che cresce e opera in modo organico per permettere a ogni team di accedere ai contenuti di automazione. La CoP per l'automazione condivide le conoscenze, promuove le procedure consigliate e orchestra i flussi di lavoro che coinvolgono più team e domini.
- Automazione federata: tutti riconoscono che l'automazione è una tecnologia di importanza critica e i team rispettano gli standard e le procedure consigliate. La collaborazione è una priorità e l'organizzazione è in grado di ottenere il massimo dal proprio investimento sull'automazione.
In teoria si tratta di quattro approcci distinti, ma in realtà spesso si intersecano condividendo alcuni elementi. Alcune organizzazioni scelgono il CoE e lo mantengono per l'intero percorso di automazione, altri invece con il tempo passano dall'automazione frammentaria a quella federata. Non esiste un unico percorso valido per raggiungere la piena maturità dell'automazione, di conseguenza ciascuna azienda sviluppa la strategia e definisce le procedure più adatte a realizzare i suoi obiettivi specifici.
Come valutare i modelli operativi per l'IT
Forse la tua organizzazione utilizza già uno o più framework IT moderni. Se però tali modelli sono troppo limitativi o non sufficientemente strutturati, è essenziale analizzare questa inefficienza prima di apportare modifiche importanti ai progetti di automazione. I processi IT eccessivamente rigidi ostacolano i cambiamenti culturali e operativi necessari al successo dell'automazione. Per creare una base robusta che supporti l'automazione avanzata occorre innanzitutto identificare i modelli operativi in uso e valutare come ottimizzarli.
I modelli operativi per l'IT più diffusi sono:
DevOps
Il framework DevOps allinea i team contribuendo così ad accelerare l'erogazione delle applicazioni, incentivare la collaborazione e migliorare la qualità. Adottando il principio "you build it, you run it" le organizzazioni riescono ad allineare i team operativi e quelli di sviluppo, rompendo dei silos appesantiti da processi troppo rigidi.
Ingegneria della piattaforma
L'ingegneria della piattaforma si incentra sulla creazione di un'esperienza lineare per gli sviluppatori, un'infrastruttura semplificata, modelli e flussi di lavoro self service. Permette agli sviluppatori di operare in maggiore autonomia e prevede la creazione di un portale interno per gli sviluppatori dove vengono raccolti strumenti e servizi dedicati.
Information Technology Infrastructure Library (ITIL)
Introdotto alla fine degli anni '80, ITIL è un insieme di linee guida standard per la gestione dei servizi IT che si basa su procedure consigliate e processi documentati. È utilizzato per centralizzare la manutenzione dei sistemi nella maggior parte delle organizzazioni. Sebbene oggi includa anche una strategia IT, feedback e si allinei ai principi DevOps, alcuni ritengono ITIL obsoleto e preferiscono altri framework.
Information Technology Operations Management (ITOM)
ITOM è una sottocategoria di ITIL e si occupa di sicurezza, governance e conformità dei datacenter, cloud e ambienti edge. Utilizza gli strumenti di osservabilità e monitoraggio per ottimizzare la gestione e le prestazioni dell'infrastruttura IT. Integra anche automazione e IA per garantire l'affidabilità e la disponibilità continua dei sistemi.
Il ruolo della community of practice (CoP) per l'automazione
Perché l'automazione riesca a cambiare radicalmente le operazioni IT e a incrementare il ROI occorre che ogni team e reparto adotti un approccio orientato all'automazione. Se però manca il personale interno specializzato o se gli esperti dell'automazione rimangono confinati in un unico team, difficilmente sarà possibile promuovere i vantaggi dell'automazione e coinvolgere l'intera azienda.
Per estendere l'adozione e implementare una strategia di automazione, è necessario creare una cultura interna che incentivi l'acquisizione e la condivisione delle conoscenze sull'automazione. Uno dei modi più efficaci per realizzare questo obiettivo è creare una CoP per l'automazione.
Cos'è una CoP?
Una community of practice (CoP) è formata da utenti che, accomunati da un interesse o una specializzazione, decidono di costituire un gruppo specializzato in tale ambito. I membri della CoP sono in genere professionisti o esperti del settore. La leadership aziendale può fornire alla CoP l'infrastruttura di cui ha bisogno per operare, ma la partecipazione alla CoP non è dettata dal team esecutivo e non necessariamente il gruppo riceve finanziamenti regolari.
Che ruolo svolge una CoP per l'automazione?
Una CoP per l'automazione offre un filo diretto che collega i professionisti che desiderano imparare a utilizzare l'automazione per raggiungere gli obiettivi aziendali. Definisce le procedure consigliate per l'automazione, offre spunti ai nuovi professionisti e quelli esistenti, incoraggia la collaborazione fra i team e identifica nuove linee di business. Stabilisce inoltre le modalità di condivisione dei contenuti di automazione in modo che i nuovi sviluppatori possano imparare dal lavoro dei colleghi più esperti.
Poiché favorisce l'instaurazione di connessioni tra i professionisti, una CoP per l'automazione è una scelta valida per le aziende che desiderano applicare l'automazione all'intero stack IT. L’interesse e la passione che accomunano i suoi membri sono uno strumento importante che può aumentare il coinvolgimento nella strategia di automazione aziendale. Più i team sono coinvolti, maggiore sarà la probabilità che si adoperino in prima persona per incorporare l'automazione nei loro strumenti e nei loro flussi di lavoro.
Come creare una CoP per l'automazione
Le CoP per l'automazione possono nascere in molti modi. Organizzare una sessione di pianificazione per professionisti e sostenitori dell'automazione è una tra le modalità più efficaci. Invita i rappresentati di tutta l'organizzazione: esperti in materia (SME), membri del team esecutivo, architetti e sviluppatori.
La prima fase prevede l'individuazione degli obiettivi della CoP per l'automazione. Di seguito alcune domande utili a tale scopo:
- Qual è la nostra missione?
- Chi sono le parti interessate della CoP?
- In che modo la CoP sarà utile ai suoi membri?
- Che attività organizzerà la CoP e in che modo queste saranno utili al raggiungimento degli obiettivi?
- Quali saranno le modalità di interazione tra i membri della CoP?
- Quali sono le sfide principali che la CoP dovrà affrontare?
- Quali sono gli obiettivi a breve termine su cui la CoP può lavorare?
Dopo aver stabilito gli obiettivi della CoP e individuato le attività da svolgere, occorre documentare ogni aspetto. È importante continuare a sponsorizzare l'iniziativa invitando persone esterne al gruppo di pianificazione iniziale. Serve anche condividere gli obiettivi della CoP per l'automazione con altri professionisti e team dell'organizzazione IT ed estendere le iniziative ad altri team in un secondo momento. Con questo approccio è possibile anche ottenere il sostegno del team esecutivo, un fattore essenziale per garantire un sempre maggiore coinvolgimento.
Perché scegliere Red Hat?
Creare una strategia di automazione efficace è più semplice quando si dispone di una soluzione di automazione unificata che permette di utilizzare un framework comune e orchestrare l'automazione in diversi scenari di utilizzo e ambienti.
Red Hat® Ansible® Automation Platform è una piattaforma di automazione end to end che offre tutti gli strumenti essenziali per creare, gestire ed estendere l'automazione nell'intera azienda. Riduce la complessità operativa, fornisce un'esperienza uniforme per tutti i team e promuove la collaborazione tra architetti, sviluppatori e amministratori di sistema. Una sottoscrizione Ansible Automation Platform comprende una soluzione basata sugli eventi, una suite in continua espansione di strumenti per sviluppatori e l'accesso ai contenuti Ansible certificati e convalidati raccolti nelle Ansible Content Collections. Queste raccolte di contenuti includono i moduli, i playbook e la documentazione; strumenti utili per semplificare l'avvio dei progetti di automazione
Red Hat offre il suo supporto non solo in fase di configurazione e installazione di Ansible Automation Platform per snellire la transizione alla nuova piattaforma, ma fornisce assistenza anche nelle fasi successive quando i clienti vorranno estendere l'automazione a tutti i reparti dell'azienda.Red Hat Services propone formazione pratica, tutoraggio e corsi sull'automazione. Usufruendo di questi servizi, i team possono apprendere come utilizzare le tecniche avanzate di automazione e accelerare il processo di adozione.
Grazie all'esperienza e alle competenze dei suoi professionisti, il team Red Hat Services è in grado di aiutare i clienti a sfruttare a pieno l'automazione per migliorare l'infrastruttura, i flussi di lavoro applicativi, la sicurezza, la conformità, i processi di integrazione e distribuzione continue (CI/CD) e DevOps. Inoltre, il team collabora con i clienti per aiutarli ad adottare un approccio orientato all'automazione e a creare e consolidare una community of practice per l'automazione.
Adotta una strategia di automazione efficace con Red Hat Services →